Il Ministero considera le nocciole delle olive, i gusci di frutta secca e altri materiali ottenuti meccanicamente dalle industrie agroalimentari come biomasse e non come rifiuti

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La Associazione spagnola di biomasse (Avebiom), l'ente organizzatore di EXPOBIOMASA, da anni cerca di normalizzare e unificare l'utilizzo del nocciolo. Con questo scopo nel 2018 ha riunito i rappresentanti delle Cooperative Agroalimentari, che riunisce il 98 per cento dei frantoi cooperativi in ​​Spagna; la Federazione spagnola dei produttori industriali di olio d'oliva (Infaoliva), che raggruppa l'80% dei frantoi industriali; e l'Associazione nazionale delle società olearie di sansa di oliva (Aneo), che rappresenta i 45 estrattori di sansa che operano in Spagna, per cambiare il modo di vedere la situazione e di agire in alcune amministrazioni.

Nonostante il nocciolo dell'olivo non fosse esplicitamente incluso tra i materiali esclusi dall'ambito di applicazione della Legge 22/2011, del 28 luglio, sui rifiuti e sui suoli contaminati, questo tema aveva generato per anni inchieste e dubbi da parte di privati, aziende e amministrazioni. Ora, grazie a a nota interpretativa della Sottodirettorato Generale dell'Economia Circolare È chiaro che il nocciolo delle olive ottenuto con mezzi meccanici è escluso dalla necessità di essere trattato da un gestore di rifiuti autorizzato in qualsiasi comunità autonoma, il che ne facilita l'uso negli impianti di produzione di energia su scala sia industriale che domestica.

I membri del Gruppo di lavoro Sottoprodotti e Condizione End of Waste dipendente dal Ministero per la Transizione Energetica e la Sfida Demografica per valutare questo tema hanno recentemente concluso che si fa eccezione dell'articolo 2.1 e) della Legge 22/2011 , del 28 luglio, quel materiale naturale e non pericoloso che proviene dall'agricoltura o dalla silvicoltura, nonché quello ottenuto dalle industrie agroalimentari purché sottoposto solo a lavorazioni esclusivamente meccaniche che non ne alterano la composizione, e a condizione che sia destinato alla produzione di energia da biomasse, utilizzando metodi che non mettano in pericolo la salute umana o danneggino l'ambiente.

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AVEBIOM 

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